Assemblea Generale 2022
Approvato il Bilancio 2021 della Cassa di Trento, Lavis, Mezzocorona, Valle di Cembra e Alta Vallagarina. Grande solidità e buoni risultati, per guardare al futuro con ragionata fiducia.
Il giorno 6 maggio 2022 alle ore 10.00 si è tenuta presso la sede legale della Cassa di Trento l’assemblea ordinaria dei Soci in seconda convocazione.
Come noto, causa la situazione sanitaria ancora difficile, Cassa di Trento ha risolto di avvalersi della facoltà stabilita dall’art. 106, comma 6, del Decreto Legge nr. 18 del 17.03.2020, prevedendo che l’intervento dei Soci in Assemblea avvenga esclusivamente tramite il Rappresentante Designato.
Il Presidente esprime soddisfazione per il significativo intervento di Socie e Soci, seppur a distanza: sono stati infatti quasi 3.500 i partecipanti, pari a circa il 12% del totale.
Un’adesione che manifesta un importante risultato di democrazia partecipata e che conferma l’ampia vicinanza della base sociale già dimostrata in occasione della recente Assemblea straordinaria chiamata ad esprimersi sul progetto di fusione con la Cassa Rurale Alta Vallagarina e Lizzana.
Il Rappresentante Designato - notaio Nicoletta Anderloni - ha comunicato formalmente in apertura dell’assemblea di aver ricevuto delega da 3451 soci della Cassa di Trento su 28.722 aventi diritto. Anche quest’anno la prudenza sanitaria del distanziamento sociale, resa cautelativamente necessaria a causa della pandemia, ha imposto alla più grande Cassa del Trentino di effettuare l’Assemblea Ordinaria mediante il sistema della delega al Rappresentante Designato, la notaio Nicoletta Anderloni.
Il Presidente Giorgio Fracalossi si rammarica di non aver potuto incontrare i Soci nell’appuntamento istituzionale annuale per eccellenza, per spiegare di persona i risultati ottenuti grazie all’impegno di tutti – Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Direzione e Collaboratori – e le molteplici attività ed iniziative messe in cantiere per continuare ad essere un fondamentale motore economico e sociale del territorio.
Il Presidente esprime soddisfazione, però, per la ragguardevole partecipazione di Socie e Soci, seppur a distanza: sono stati infatti quasi 3.500 i Soci partecipanti, pari al 12% del totale della base sociale formata da quasi 29.000 Soci, con l’espressione di 3.190 voti validi. Una adesione che manifesta un importante risultato di democrazia partecipata, considerato che la quantità di adesioni supera i valori sommati di partecipazione alle assemblee “in presenza” degli anni scorsi.
I signori Paolo Frizzi e Fulvio Rigotti (afferenti alla base sociale della ex Cassa di Trento, Lavis, Mezzocorona e Valle di Cembra), e i signori Luca Calliari, Matteo Mambelli e Matteo Barozzi (base sociale ex Cassa Rurale Alta Vallagarina e Lizzana), sono stati eletti, con ampio consenso, nei loro incarichi. Non è stato invece rieletto il Vice Presidente Adriano Orsi.
Ad integrazione del Collegio Sindacale in carica, entrano inoltre a far parte Daniel Frizzera e Stefano Tomazzoni. In occasione della prima riunione di Consiglio si provvederà alla nomina delle Commissioni Consiliari e degli incarichi agli Amministratori.
Il Presidente Fracalossi saluta con gratitudine il Vice Presidente Adriano Orsi, già Presidente della Cassa Alta Vallagarina e Lizzana, per il suo essenziale contributo -espresso sempre con grande equilibrio e competente saggezza- in favore della crescita del credito cooperativo trentino, nell’esercizio dei suoi molteplici mandati da amministratore della cooperazione, per oltre 28 anni.
Evidenziando che tutti i punti dell’Ordine del giorno sono stati approvati a larghissima maggioranza dai Soci, il Direttore Paolo Pojer ricorda i numeri rilevanti del bilancio 2021 della nuova Cassa di Trento, frutto della recente fusione con la Cassa Rurale Alta Vallagarina e Lizzana. La nuova realtà cooperativa, nei dati aggregati delle due Casse a fine 2021, esprimeva in Conto Economico un utile netto di esercizio pari a 10,8 milioni di euro, un margine di intermediazione pari a 93,3 milioni di euro, quasi 27 milioni il risultato dalla gestione caratteristica lorda. Sul piano patrimoniale il totale dell’attivo è salito a quasi 4,4 miliardi di euro, mentre le masse amministrate (cioè la somma della raccolta di risparmio e dei prestiti alla clientela) superano quota 6,8 miliardi. Il patrimonio e i fondi propri della Cassa sono pari a 300,3 milioni di euro con un Total Capital Ratio cresciuto al 22.82%, a fronte di un minimo regolamentare previsto pari al 12,30%. (si ricorda che tale parametro rappresenta l’indicatore di solidità della Cassa: più è alto, più la banca è forte, solida e sicura).
Si tratta di risultati importanti, conseguenza diretta della scelta strategica della citata fusione, che si affianca a quella recente, ad inizio 2020, fra la Cassa Rurale di Trento e la Cassa Rurale di Lavis-Mezzocorona-Valle di Cembra. Unioni fra importanti realtà del credito cooperativo trentino che hanno richiesto uno sforzo organizzativo enorme ed inedito, portato avanti in un momento di emergenza straordinariamente pesante e che ha permesso alla nuova Cassa di attuare un corposo piano di riduzione dei costi con una conseguente collocazione di maggiori risorse per lo sviluppo commerciale. Tali risultati consentono ora di sostenere le incognite del futuro economico del nostro territorio e non solo, visti i collegamenti ormai globali di un’economia moderna; incognite che probabilmente in questo 2022 potranno essere ancora gravi, considerati gli strascichi delle difficoltà sanitarie causa pandemia e la terribile crisi umanitaria dalla guerra nell’est Europa. Sarà compito del Consiglio di Amministrazione e della Direzione mettere in atto tutte le misure prudenziali a copertura dei vari rischi che Cassa di Trento, come ogni banca, deve affrontare; tuttavia, la notevole solidità costituisce una valida garanzia per assicurare un sostegno forte e responsabile a famiglie, imprese ed iniziative del territorio. Anche nel 2021 la Cassa si è distinta nell’adozione di tutte le iniziative a sostegno di famiglie ed imprese.
La Cassa ha confermato inoltre il suo imponente intervento di sostegno sociale per la crescita morale e culturale del territorio e per la rigenerazione sociale, con l’assistenza rivolta ad oltre 500 associazioni attive nei settori della promozione della cultura, dello sport, della solidarietà e della cooperazione, oltre che per servizi dedicati ai propri Soci, con un importo totale di interventi pari ad 2.439.000 euro, nel corso del 2021. A tale importante attività sociale si affiancano le molteplici iniziative degli enti collegati alla Cassa di Trento, e cioè la Fondazione Cassa Rurale di Trento, la scuola di lingue Clm Bell, le proposte del Gruppo Giovani Cassa di Trento e della Consulta dei Soci: plurime attività, rivolte alla comunità, nei settori della formazione, dell’educazione, dell’intrattenimento, della cultura.
Infine, è stato rivolto da parte del Presidente Fracalossi un grazie di cuore a tutte le Collaboratrici e Collaboratori della Cassa, che hanno affrontato il nuovo percorso post-fusione con entusiasmo e professionalità, sapendo rispondere con altrettanto impegno e responsabilità durante la fase acuta dell’emergenza da coronavirus, e che continuano ancora oggi con la stessa passione e disponibilità.